Fin dal 1940, il fluoro in molti paesi è stato aggiunto alle acque potabili per ridurre l’incidenza di carie. E come spesso succede, negli anni molte persone si sono interrogate sui possibili effetti dannosi collegati a questa sostanza.
Spesso si sente dire che il fluoro è tossico: ma è davvero così?
Cos’è il fluoro
Il fluoro è un elemento chimico presente in natura nei minerali. Nel corpo umano, il fluoro si deposita principalmente nelle ossa e nei denti. In odontoiatria, il fluoro ha l’importante ruolo di rinforzare lo smalto dentale e renderlo più resistente contro la carie. Le Linee Guida Nazionali consigliano l’uso di dentifrici al fluoro proprio per prevenire l’insorgenza di carie sia negli adulti che nei bambini. Tuttavia alcune persone non vedono di buon occhio questa molecola e la ritengono responsabile di effetti tossici e dannosi. Come al solito la ricerca scientifica viene in nostro aiuto: vediamo cosa stabilisce a riguardo.
Come avviene l’assunzione del fluoro
Il corpo umano entra in contatto con il fluoro attraverso diverse vie. L’acqua potabile è uno di questi: in Europa il fluoro non viene aggiunto all’acqua, se non in alcuni paesi (l’Italia non è uno di questi). Anche il cibo, come il pesce o il tè verde, contiene piccolissime quantità di fluoro che entrano nel nostro organismo. In Europa ci sono delle leggi precise che stabiliscono dei limiti della quantità di fluoro presente nelle acque potabili, che sono quindi considerati come sicuri.
Le perplessità: il fluoro può causare danni?
Una recente ricerca ha analizzato diversi studi che hanno indagato le possibili conseguenze del fluoro sull’organismo. In particolare, alcune ipotesi sostengono che il fluoro possa causare danni neuronali. Una teoria ha proposto un collegamento tra l’esposizione al fluoro e un deficit nell’intelligenza. In base agli studi analizzati, la ricerca ha concluso che in Europa l’esposizione media al fluoro rimane nei limiti di sicurezza e non causerebbe quindi danni nello sviluppo.
Se vuoi approfondire il tema, puoi leggere il documento della valutazione del rischio sul fluoro del Ministero della Salute.
Come abbiamo visto quindi, il fluoro nelle giuste concentrazioni riduce il rischio carie e secondo le più recenti ricerche non comporta pericoli per l’organismo, se assunto nelle dosi consigliate dal dentista.